sabato 10 febbraio 2007

Approfondisco, e mi appassiono!

Ieri, venerdi, ho confermato ai primi 5 che tra lunedi e mercoledi sarò a disposizione loro, col mio Smeraldo Giovanni, per presentare la faccenda ad una coppia, ciascuno, di loro conoscenti. A tutti sembra veramente facile, procurarsi contatti, e questo mi entusiasma. Peraltro, Giovanni mi dice che, statisticamente, su 100 che si siedono ed ascoltano, solo 20 diventano distributori. E di loro, solo 6 lo faranno con buon successo.
Sarà dura da accettare, anche perché i primi sembrano ben convinti.
In giornata ho preso altri appuntamenti, sempre per mercoledi, per piani Marketing: uno con Viviana, la barista di dove facciamo colazione, e con suo marito, militare di Marina. Loro avrebbero ambizione di un reddito aggiuntivo di 500 euro al mese.
Poi con Gianni, quarantenne commerciante imprenditore di successo, anche pilota di moto, che ha accettato subito di parlare di affari.
Infine con Daniele e Maria Chiara, i titolari del bar nella cui saletta vado a lavorare, quando mi occorre un punto di appoggio tranquillo. Sono giovani, e se non si devono tirar fuori soldi mi ascolteranno volentieri.
La maestra di pianoforte di mia figlia grande mi ha detto al telefono di non tentarla, perché ha in programma un anno pienissimo... Però ci riproverò.
Viceversa, mia figlia ha quasi convinto ad ascoltarmi la sua maestra delle elementari!
Un commerciante della città, membro del Direttivo Nazionale della Confesercenti-Giovani non ha mostrato il minimo interesse ad approfondire un pochino.
Ho ascoltato un po' di cd avuti in prestito; uno è del mio Smeraldo, che è anche mio area manager nell'agenzia di servizi, ed è formatore/motivatore nelle aziende; uno è di un altro Smeraldo, area manager pure lui, ed il terzo dello Smeraldo contitolare della stessa Agenzia.
Le parti comuni alla vendita, tipo approccio, gestione dei nominativi e degli appuntamenti, tenacia, sprone alla formazione continua le conosco bene.
Tante differenze ci sono nei temi specifici di un'attività multilivello; la cosa che mi ha più fatto riflettere è una semplificazione del Titolare dell'Agenzia, che dice che se, per esempio, non ti senti bravo al telefono, a fissare appuntamenti o a contattare gente, introduci nell'organizzazione qualcuno che lo sappia fare meglio di te! Tanto, ci guadagni comunque, sul lavoro che svilupperà lui!
Mi sembra spaventosa, 'sta leva moltiplicatrice del tempo investibile, dall'intera organizzazione, e quindi dei guadagni.
Non scrivo qui di storie di successo, italiane e straniere, che mi cita Giovanni; penso di credergli, e comunque conoscerò gente di persona.
Infine, più ci ragiono, più mi sembra proprio di metter su un piccolo supermercato virtuale.
Le analogie sono: i prodotti, i clienti, un ovvio passaggio di denaro, il valore dell'avviamento dell'attività.
Le differenze sono: niente capitale, niente locali, niente abilità nel commercio, né nella individuazione e ricerca dei prodotti, niente dipendenti, il minimo impegno di tempo, il protrarsi dell'attività anche in mancanza di una presenza costante ora od in seguito, l'espandibilità senza limiti.
Man mano mi si presentano da sole le demolizioni alle obiezioni che potranno farmi (sono allenato... Sono venditore da 25 anni!);
- vendere creme e detersivi? Non credo che le Coop, od i titolari o affiliati di catene di supermercati non se ne vergognino...
- ma saranno buoni, i prodotti? Intanto, te li provi (e se vuoi te li rimborsano, ma credo che non lo chieda nessuno). Se ti vanno bene, te li compri; magari, li distribuisci pure. Sennò, né l'uno né l'altro, ed arrivederci! Poi, se milioni di persone li consumano, per più di 6 miliardi di dollari l'anno, schifo non devono fare. D'accordo che è quasi tutto autoconsumo, cioè sviluppato dalle famiglie dei distributori stessi, ma proprio coglioni non penso che siano tutti!
- ci vorranno degli anni, per guadagnare bene? Non penso. Dipende tutto da quanti collaboratori contemporaneamente, o in breve tempo metti in moto. Mi fanno esempi di gente che ha raggiunto qualifiche alte in uno o due anni, e non mi sembrano scemenze. Nulla vieta che, con un po' di fortuna, si imbrocchino i primi 5 o 10 collaboratori giusti, tra i quali alcuni ci mettano l'anima per emergere. Se lo fanno in tre anni, bene, ma perché no in due mesi?
Se si propaga l'informazione esponenzialmente, cioè se, per culo, ogni inserito ne parla veramente con tanta gente, arrivare ad aver 2 o 300 distributori in un anno mi pare realistico.
Oggi, poi, ho preso appuntamento per domani con i nostri dirimpettai. Vedremo!

giovedì 8 febbraio 2007

Cinque sponsorizzati nei primi due giorni!

Oggi a Genova Enzo e Simona, più Andrea, campione mondiale di bridge, che ho incontrato per caso mentre stavamo andando in ufficio da Enzo per la presentazione del Piano Marketing.
Andrea vive in Spagna, dove ha varie piccole attività, e cerca proprio un'occupazione per le due settimane al mese che trascorre qui in Italia. Naturalmente, un'occupazione gestibile con i suoi tempi. Perfetto!
Nel pomeriggio Marina, che non rimpiange di aver lasciato anni fa la sua Romania, ma che ha bisogno estremo di denaro per gli studi della figlia grande, rimasta là, e per le medie della piccola che vive con lei qui. Potrà dedicare poco tempo a questo lavoro, perché gli altri due part time che ha le sono necessari per vivere, ma ci ha detto che si impegnerà certamente.
Domani Massimo, in Toscana, che è molto interessato a far promuovere il depuratore Esping dalla sua rete di tecnici nel settore riscaldamento. e condizionamento.
Ho ascoltato il cd di uno spagnolo che ha sfruttato le potenzialità di guadagno date da Espring, depuratore completo per l'acqua, produzione Amway. Guadagni spaventosi, avendo semplicemente presentato gli innegabili vantaggi della depurazione a tutta la sua organizzazione. Ne comprerò uno, da lasciare in prova di continuo ai conoscenti.
A sera, mia moglie mi ha suggerito alcuni nominativi di nostri conoscenti in giro per il mondo; se anche non ci guadagneremo nulla per mesi od anni, perché non rischiare che almeno uno abbia successo, garantendoci poi una rendita anche all'estero?
Inoltre, dice di parlarne con Nadia e Paolo, che abitano di fronte a noi; conoscono il mondo, e lui è un rappresentante di successo, settore arredamenti.
Sono soddisfatto, ma temo di restare deluso se i primi ingressi non si daranno abbastanza da fare.

L'inizio della mia carriera comincia da qui:


da: Giorgio
Data: 7 Febbraio 2007

Come scritto un paio di mesi fa, ora ho finalmente deciso di diventare distributore. La quarta, e risolutiva "collisione" che ho avuto con Amway mi è capitata in quanto commerciale di un'agenzia multiservizi per le aziende, dato che uno dei due titolari e parecchi manager sono distributori (3 smeraldi, ed altri a livello inferiore). La prima "collisione" mi capitò una quindicina d'anni fa, mentre riparavo uno dei miei giochi per bambini in un centro commerciale; ancora non avevo una rete di collaboratori nelle varie città d'Italia, che ora mi fanno assistenza ed incassi, per cui giravo io per mezza penisola. Una coppia prendeva il caffé al bar, e mentre ero seduto per terra cominciò a dire idiozie del tipo "Le interesserebbe crearsi un reddito aggiuntivo, oltre al suo stipendio?" "Non occorre molto tempo..." Mi avevano scambiato per uno dei miei operai, non conoscevano il mio reddito già elevato, ma la cosa più clamorosa è che dicevano che ci si può creare un reddito con poco impegno di tempo. Io, che sono pure venditore, di mestiere, mi sono sempre fatto un mazzo tanto per parecchie, parecchie ora al giorno, in cambio di soldi. E questi a dirmi 'ste scemenze. Cancellati. La seconda "collisione", più approfondita, ma solo fino all'entrare in un salone pieno di ossessi saltellanti, avvenne un paio di anni dopo. Purtroppo il "presentatore" fu un mezzo fallito, ex-quasi-amico, che si rifiutò di dirmi alcunché su 'sta cosa da fare, fino a quando fui sulla sua auto, diretto al meeting a Pavia. Nell'abitacolo ebbi la visione di me che avrei passato alcune ore della giornata a proporre cremine e detersivi a massaie, amici e sconosciuti, cercando di convincerne qualcuno a fare quello che facevo io. Non potendo girare la macchina (era la sua), entrai nella sala (pagai pure? Non ricordo), e dopo poco fui fuori. La terza "collisione" risale a circa otto anni fa, quando ero promotore librario nelle librerie di Piemonte, Liguria e Val d'Aosta. Presi in affitto una lussuosissima grande mansarda (mobili d'epoca, tappezzeria di seta, camino, moquette, idromassaggio) in cintura di Torino. Il proprietario dell'intero edificio, che aveva vissuto lì fino al trasferimento nella nuova villa, è un medico titolare di un'azienda che produce integratori e prodotti officinali, che distribuisce in tutta Europa. Nella cucina Miele trovai un po' di prodotti Amway; o li comprava, o li distribuiva. Viste le precedenti "collisioni" piuttosto sgradevoli, non gliene ho mai chiesto la provenienza! Tra dieci minuti lo chiamerò, per curiosità! Ma perché allora comincio adesso? Perché leggo le fatture Amway di provvigioni del mio area manager; perché lui segue la sua organizzazione viaggiando in due/tre regioni qualche giorno la settimana (l'ho sempre fatto, e mi piace); perché ha aiutato alcune decine di suoi collaboratori a crearsi rendite da 500 a 2.000 euro mensili (e questo è gratificante); perché mi parla, e dice che li conoscerò, di persone di varie età, anche giovani, che hanno raggiunto una discreta agiatezza in un tempo relativamente breve (3/5 anni). Ma soprattutto per altri tre motivi: perché molti distributori di successo sono professionisti, artigiani (pochi) e commercianti, molti dei quali dispongono già di un buon reddito; perché ho tre figlie piccole, e mi piacerebbe lasciare loro, dato che sono anzianotto, una piccola struttura avviata; infine perché i numeri mi dicono che mi basta che ogni persona che coinvolgerò si consumi 30, 50 o 100 euro al mese al massimo di vari prodotti, sostituendo quelli che già utilizza, per creare una grande rete di distribuzione. Niente serate a casa delle famiglie per vendere detersivi o cosmetici in quantità. Io ho preparato un primo ordine, perché voglio tassativamente essere tranquillo circa la validità. La mia colf li proverà e mi dirà. In due giorni ho inserito quattro persone: un mio ex-compagno di squadra, intimo amico, libero professionista; una mia ex-compagna di liceo, titolare di uno studio di traduzioni in Francia ed a Roma; una badante rumena ed il titolare di una serie di negozi di idraulica. Un giovane tabaccaio mi ha detto che non gli interessa assolutamente, ridacchiando (sono uguale a prima; non mi ha picchiato, anche perchè sono molto grosso...), un altro mio ex-compagno di liceo non può farlo, per un patto di non concorrenza che lo vincola all'azienda di cui è dirigente; mia moglie ha detto che posso scordarmi che lei mi aiuti. Però la amo lo stesso... e spero altrettanto lei... :):):) Vi sembro normale?