Ieri, venerdi, ho confermato ai primi 5 che tra lunedi e mercoledi sarò a disposizione loro, col mio Smeraldo Giovanni, per presentare la faccenda ad una coppia, ciascuno, di loro conoscenti. A tutti sembra veramente facile, procurarsi contatti, e questo mi entusiasma. Peraltro, Giovanni mi dice che, statisticamente, su 100 che si siedono ed ascoltano, solo 20 diventano distributori. E di loro, solo 6 lo faranno con buon successo.
Sarà dura da accettare, anche perché i primi sembrano ben convinti.
In giornata ho preso altri appuntamenti, sempre per mercoledi, per piani Marketing: uno con Viviana, la barista di dove facciamo colazione, e con suo marito, militare di Marina. Loro avrebbero ambizione di un reddito aggiuntivo di 500 euro al mese.
Poi con Gianni, quarantenne commerciante imprenditore di successo, anche pilota di moto, che ha accettato subito di parlare di affari.
Infine con Daniele e Maria Chiara, i titolari del bar nella cui saletta vado a lavorare, quando mi occorre un punto di appoggio tranquillo. Sono giovani, e se non si devono tirar fuori soldi mi ascolteranno volentieri.
La maestra di pianoforte di mia figlia grande mi ha detto al telefono di non tentarla, perché ha in programma un anno pienissimo... Però ci riproverò.
Viceversa, mia figlia ha quasi convinto ad ascoltarmi la sua maestra delle elementari!
Un commerciante della città, membro del Direttivo Nazionale della Confesercenti-Giovani non ha mostrato il minimo interesse ad approfondire un pochino.
Ho ascoltato un po' di cd avuti in prestito; uno è del mio Smeraldo, che è anche mio area manager nell'agenzia di servizi, ed è formatore/motivatore nelle aziende; uno è di un altro Smeraldo, area manager pure lui, ed il terzo dello Smeraldo contitolare della stessa Agenzia.
Le parti comuni alla vendita, tipo approccio, gestione dei nominativi e degli appuntamenti, tenacia, sprone alla formazione continua le conosco bene.
Tante differenze ci sono nei temi specifici di un'attività multilivello; la cosa che mi ha più fatto riflettere è una semplificazione del Titolare dell'Agenzia, che dice che se, per esempio, non ti senti bravo al telefono, a fissare appuntamenti o a contattare gente, introduci nell'organizzazione qualcuno che lo sappia fare meglio di te! Tanto, ci guadagni comunque, sul lavoro che svilupperà lui!
Mi sembra spaventosa, 'sta leva moltiplicatrice del tempo investibile, dall'intera organizzazione, e quindi dei guadagni.
Non scrivo qui di storie di successo, italiane e straniere, che mi cita Giovanni; penso di credergli, e comunque conoscerò gente di persona.
Infine, più ci ragiono, più mi sembra proprio di metter su un piccolo supermercato virtuale.
Le analogie sono: i prodotti, i clienti, un ovvio passaggio di denaro, il valore dell'avviamento dell'attività.
Le differenze sono: niente capitale, niente locali, niente abilità nel commercio, né nella individuazione e ricerca dei prodotti, niente dipendenti, il minimo impegno di tempo, il protrarsi dell'attività anche in mancanza di una presenza costante ora od in seguito, l'espandibilità senza limiti.
Man mano mi si presentano da sole le demolizioni alle obiezioni che potranno farmi (sono allenato... Sono venditore da 25 anni!);
- vendere creme e detersivi? Non credo che le Coop, od i titolari o affiliati di catene di supermercati non se ne vergognino...
- ma saranno buoni, i prodotti? Intanto, te li provi (e se vuoi te li rimborsano, ma credo che non lo chieda nessuno). Se ti vanno bene, te li compri; magari, li distribuisci pure. Sennò, né l'uno né l'altro, ed arrivederci! Poi, se milioni di persone li consumano, per più di 6 miliardi di dollari l'anno, schifo non devono fare. D'accordo che è quasi tutto autoconsumo, cioè sviluppato dalle famiglie dei distributori stessi, ma proprio coglioni non penso che siano tutti!
- ci vorranno degli anni, per guadagnare bene? Non penso. Dipende tutto da quanti collaboratori contemporaneamente, o in breve tempo metti in moto. Mi fanno esempi di gente che ha raggiunto qualifiche alte in uno o due anni, e non mi sembrano scemenze. Nulla vieta che, con un po' di fortuna, si imbrocchino i primi 5 o 10 collaboratori giusti, tra i quali alcuni ci mettano l'anima per emergere. Se lo fanno in tre anni, bene, ma perché no in due mesi?
Se si propaga l'informazione esponenzialmente, cioè se, per culo, ogni inserito ne parla veramente con tanta gente, arrivare ad aver 2 o 300 distributori in un anno mi pare realistico.
Oggi, poi, ho preso appuntamento per domani con i nostri dirimpettai. Vedremo!